AxTO azioni per le periferie torinesi, cosa viene riservato a Borgata Rosa e Sassi

Abbiamo appreso da organi di stampa che il progetto comunale presentato al Governo per poter accedere a un finanziamento di 18 milioni di euro è stato approvato e quindi sarà finanziato, come ipotizzato si potranno avviare interventi con un budget complessivo di 41 milioni di euro (tra investimenti pubblici e privati) per un progetto che prevede una profonda trasformazione del territorio urbano.
Il progetto prevedeva alcune aree dove si concentrano e si sommano i tre indicatori di fragilità e disagio, pertanto i luoghi dove si concentrano la grande maggioranza degli interventi sono: la zona del Parco Dora, che prende le circoscrizioni 4 e 5, tra i quartieri Campidoglio, Lucento e Vittoria, e la zona attorno all’ex Incet, Circoscrizione 6, Barriera di Milano.
Abbiamo cercato nel progetto gli interventi che interesseranno il nostro territorio, ne abbiamo trovati tre.
Per quanto riguarda la Manutenzione straordinaria sulle pavimentazioni stradali e pedonali è previsto “il rifacimento del manto d’usura delle carreggiate previa fresatura
del manto bituminoso ammalorato ed eventuali risanamenti profondi localizzati” in via Cafasso a Borgata Rosa. La necessità di questo intervento, visto le disastrose condizioni della strada oggetto di infiniti rappezzi dalla breve durata, era stato segnalato dal Comitato spontaneo a partire dal 2009.
Scorrendo il lungo elenco degli interventi previsti, abbiamo scoperto che in riferimento all’ampliamento servizio di bike sharing viene prevista una nuova stazione a Sassi e precisamente in via Paolo Solaroli di Briona/corso Casale.
Infine nel capitolo: Apertura ad uso pubblico dei cortili scolastici viene previsto sempre a Sassi un intervento sulla Scuola media Olivetti, in via Agudio 22, l’azione che si prefigge di:
A) Aumentare la qualità di spazi pubblici diffusi, rappresentati dai cortili scolastici, con la loro apertura ad un uso pubblico in orario extra scolastico, in particolare per offrire luoghi sicuri di socializzazione per le comunità di riferimento delle scuole.
B) Agire per promuovere la nascita di “scuole centro civico” capaci di diventare risorsa sociale del territorio, centro propulsivo e di aggregazione del quartiere, anche in una logica di nuovi modelli di welfare.
C) Sensibilizzare e promuovere azioni di adozione dei beni comuni per innescare nuove forme di gestione condivisa degli spazi esterni delle scuole.”
In genere l’esecuzione degli interventi viene ipotizzato nel triennio 2017- 2019.
(B. Morra – gennaio 2017)