Impatto ambientale: La costruzione di strutture sportive all’interno di un parco naturalistico può avere un impatto significativo sull’ambiente, come la distruzione di habitat naturali per animali e piante, la degradazione del suolo e la perdita di biodiversità. Interferenza con la natura: Le attività sportive all’interno di un parco naturalistico possono interferire con la tranquillità e la pace della natura, disturbando gli animali selvatici e distraendo dalla bellezza della natura. Uso del suolo: I parchi naturalistici sono spesso piccole aree di terra, quindi la costruzione di strutture sportive all’interno di essi potrebbe consumare un’enorme quantità di suolo prezioso che potrebbe essere
Un parco naturalistico all’interno della città Quest’area, che si estende su una superficie di 245 ettari, è situata alla confluenza tra la Stura di Lanzo, la Dora Riparia ed il Po, nei comuni di Torino e di San Mauro Torinese. All’interno dei confini del Sito Natura 2000 si trova anche l’Isolone di Bertolla, delimitato a sud dal Po ed a nord dal canale dell’azienda elettrica Iren Energia. L’isolone rappresenta una vera oasi naturalistica in città; la presenza della diga del Pascolo crea una zona di acque debolmente correnti che favorisce l’avifauna ed il canneto. ZPS Una “Zona di Protezione Speciale”
CMTO5 Corona Verde Area MetropolitanaComune di Torino Che cosa abbiamo fattoAttività di FORESTAZIONE RINATURAZIONE Si tratta di interventi cheassecondano le dinamiche naturali già in atto, attuati con laeliminazione delle specie esotiche invasive (ailanto, robinia, reinutria)e la messa a dimora di piantine forestall di specie vegetali autoctoneAbbiamo piantato circa 5000 piante tipiche de boschi planizialinaturaliformi, costituiti da consociazioni di specie arboree principali(farnia, frassino maggiore. ciliegio, olmo, ontano), secondarie (carpinobianco, acero campestre, sorbo) specie pioniere a rapidoaccrescimento (salici e pioppi) oltre a specie arbustive (evonimo,blancospino, nocciola, pero corvino) a seconda delle caratteristichestazionali e pedologiche. Perché lo abbiamo fattoLa forestazione di aree urbane
Il progetto da 11,5 milioni di euro prevede di recuperare l’ex Galoppatoio Militare, costruendo attorno altre strutture Dopo l’altolà della Consulta dell’Ambiente, anche quella della Mobilità Ciclistica solleva dubbi sulla Cittadella dello Sport al Parco del Meisino. Il progetto da 11,5 milioni di euro prevede di recuperare l’ex Galoppatoio Militare, attualmente in stato di abbandono, attraverso un restauro conservativo preservando al massimo la vegetazione circostante e la zona umida della sponda del Po. Intorno all’edificio sorgeranno diverse strutture, tutte realizzate secondo il criterio della “reversibilità”: senza costruzioni fisse, smontabili e appoggiate sul terreno. “Torino nord ha altre aree dismesse” E sull’ubicazione nelle aree verdi
Spazio al gioco e all’educazione per cani e proprietari felici! In un contesto unico e spettacolare, a cavallo tra città e natura, all’ingresso dello splendido Parco del Meisino, è disponibile un nuovo spazio dedicato ai nostri amici cani, un’area dove poter svolgere attività guidate di formazione cinofila. Al Dog Loving si porta avanti un progetto di amore per i cani unico nel suo genere, concreto e innovativo, che vuole essere vicino alle esigenze delle persone, insomma un nuovo centro cinofilo molto scodinzolante! Si vuole infatti avviare la formazione e la diffusione di una corretta cultura cinofila rivolgendosi a chi è
L’Organizzazione mondiale della sanità ha fissato la dose ideale di verde pubblico che dovrebbe comporre i tessuti urbani: 3 alberi per ciascun abitante, 30 per cento di superficie arborea in ciascun quartiere e non più di 300 metri di distanza dal parco più vicino. Un sogno. Nella affannosa rincorsa a cercare di raggiungere questi obbiettivi ogni amministrazione cittadina cerca di preservare dal cemento qualche zona periferica, tenta di convertire qualche area dismessa e si affatica a proporre metodiche di calcolo del verde che soddisfino i lettori di percentuali; i piccoli centri sono aiutati dallo spopolamento, le cittadine conteggianoi campi di
Alcuni cittadini che amano il Parco del Meisino e la natura , hanno manifestato pacificamente il loro disappunto e la contrarietà all’intervento del taglio indiscriminato degli alberi, che sta avvenendo nel parco, in un’area che dovrebbe essere salvaguardata.
In merito ai lavori iniziati questa mattina 13/01/23 nella struttura dell ex Galoppatoio, trattasi di un’operazione di sgombero e di bonifica dell’aminato presente nella struttura stessa. La bonifica è propedeutica al futuro del progetto ma non è all’interno del progetto stesso: è una attività che era stata chiesta dalla Consulta da tanto tempo (a prescindere da qualsiasi tipo di soluzione individuata per l’area) essendo un pericolo enorme a rischio di conseguenze molto gravi. Fino ad ora non era stata effettuata per mancanza di fondi. Benvenga la bonifica. Tenani Piergiorgio
In merito al parco del Meisino “Come annunciato nel comunicato stampa diramato dalla Città il 2 gennaio u.s. e che qui riportiamo, martedì scorso 3 gennaio hanno preso avvio al Parco del Meisino gli interventi di miglioramento selvicolturale e riqualificazione delle sponde fluviali previsti in alcuni parchi fluviali cittadini (Meisino, Colletta, Confluenza, Stura Nord, Pellerina e Millefonti) e finanziati con i fondi REACT EU PON METRO. Il progetto ha l’obiettivo di valorizzare la foresta urbana torinese intervenendo sui parchi fluviali di pianura, nella duplice ottica dell’incremento dei corridoi ecologici e della fruizione in sicurezza di queste aree in piena coerenza
Da pasticcio la questione si sta sempre più trasformando in pasticciaccio, anche qui come nel romanzo di Gadda, correremo il rischio di scoprire un omicidio, quello di un parco molto speciale con le caratteristiche uniche in Città, il Parco del Meisino. Nato all’inizio del 2000 come parco agricolo, avrebbe dovuto essere completato con un terzo. lotto, acquisendo nuovi terreni e ricollocando aziende e depositi ancora presenti, cosa mai fatta nonostante l’area sia classificata “Zona Protezione Speciale” (ZPS), nonché si trovi in terreno esondabile, con la conseguenza che tutte le volte che il Po esce dagli argini, tutti noi che paghiamo
La valutazione d’incidenza è il procedimento amministrativo, di carattere preventivo, al quale è necessario sottoporre qualsiasi piano o progetto che possa avere incidenze significative su un sito o proposto sito della rete Natura 2000, singolarmente o congiuntamente ad altri piani e progetti e tenuto conto degli obiettivi di conservazione del sito stesso (ai sensi della Direttiva 92/43/CEE “Habitat” e del DPR 357/97). A tale procedimento, sono sottoposti i piani generali o di settore, i progetti e gli interventi i cui effetti ricadano all’interno dei siti di Rete Natura 2000, al fine di verificare l’eventualità che gli interventi previsti, presi singolarmente
Sono poche le città europee che possono vantare la presenza di una colonia di aironi. Una di queste è Torino. Questo breve percorso a piedi vi consentirà di fare interessanti osservazioni di questi splendidi uccelli e più in generale dell’avifauna del fiume. Dal cimitero di Sassi, facilmente raggiungibile a piedi dal ponte di Sassi, ci si dirige lungo il fiume, per poi svoltare a destra e seguire la ciclabile che si addentra all’interno della Riserva naturale del Meisino. A un bivio, si prende la stradina sulla sinistra che in breve arriva proprio sulle rive del fiume, dove questo si allarga formando
Sono iniziati, martedì 3 gennaio, al Parco del Meisino gli interventi di miglioramento selvicolturale e riqualificazione delle sponde fluviali previsti in alcuni parchi fluviali cittadini (Meisino, Colletta, Confluenza, Stura Nord, Pellerina e Millefonti) e finanziati con i fondi REACT EU PON METRO. Il progetto ha l’obiettivo di valorizzare la foresta urbana torinese intervenendo sui parchi fluviali di pianura, nella duplice ottica dell’incremento dei corridoi ecologici e della fruizione in sicurezza di queste aree in piena coerenza con il Piano Strategico dell’Infrastruttura Verde della Città di Torino. Si tratta di un insieme di interventi organici volti, da un lato, a migliorare
Nell’ormai lontano 15 aprile 2012, sconosciuti avevano danneggiato con il fuoco una delle attrezzature presenti nell’area giochi del parco del Meisino (danneggiato il tubo di collegamento fra le due strutture), a fine dicembre 2022 la stessa attrezzatura è stata nuovamente danneggiata (immagine) prima con il fuoco, come allora, e poi con un sasso. Non so cosa farà il Comune, dopo averlo messo in sicurezza probabilmente si farà un’altro rattoppo come nel 2012. Il danneggiamento e la distruzione della cosa pubblica sono un triste fenomeno, e a chi li compie poco può importare della nostra condanna, che ribadiamo nuovamente per ricordare