Parco del Meisino – Aggiornamento (06/07/24)

Comitato spontaneo di quartiere Borgata Rosa-Sassi

Bruno Morra

Anche come Comitato Salviamo il Meisino, sto seguendo le vicissitudini del progetto PNRR “Parco dello Sport e dell’Educazione Ambientale” Il contrasto a questa iniziativa, che stravolgerebbe l’unicità di questa area, continua.
La Giunta comunale anche nella riunione di ieri non ha “ancora” approvato il Progetto Definitivo, questo è il passaggio essenziale per dare l’avvio all’intervento di realizzazione del “Parco dello Sport e dell’Educazione ambientale” presso il Parco del Meisino.
A fine aprile scorso il Comitato ha presentato un esposto agli Uffici di sorveglianza urbanistica di Regione e Città di Torino, nonché al Parco del Po Piemontese. Ad oggi solo la Sorveglianza Urbanistica del comune ha risposto, per altro non entrando in merito a quanto da noi evidenziato. E’ seguita una nostra lettera dove abbiamo ribadito quanto da noi segnalato nell’esposto, richiedendo una presa di posizione nel merito. Riteniamo che questo esposto sia il motivo principale del fatto che il Progetto definitivo, non sia stato ancora approvato.

L’esposto si fonda su incongruenza tecnica legata al “Piano d’Area” (una normativa urbanistica di tutela della fascia fluviale del Po, approvata nel marzo del 1995 dal Consiglio regionale del Piemonte, e che rappresenta per il Parco del Po piemontese, la Legge di uso del suolo, sostitutiva del Piano regolatore del Comune di Torino).
Anche le previsioni di inizio lavori entro la primavera, non sono state rispettate.
Il cronoprogramma presente nel Progetto di fattibilità tecnico-economica, prevedeva l’inizio dei lavori nel febbraio 2024, con termine il 15 settembre 2025. Nel corso della Commissione consiliare del 18 marzo, era stato affermato che il via alla progettazione esecutiva sarebbe avvenuto entro il mese di aprile, e che i lavori sarebbero iniziati entro la primavera (che è terminata il 20 giugno).
Anche in quella sede era stato ribadito il termine lavori nel settembre 2025.

Confidiamo che l’esposto e le prescrizioni dell’Ente Regionale Parco del Po Piemontese e i tempi imposti dal PNRR, ormai molto ristretti costringano il Comune a rinunciare al progetto o quantomeno a ridimensionarlo significativamente.

Cordiali Saluti