Problemi di esondazione del Po in area Meisino

A seguito di una petizione al Consiglio comunale presentata nel 2020, nel corso di una Commissione tenutasi l’ 11 agosto 2021 convocata presso la VII Circoscrizione, un funzionario del Servizio Ponti Vie d’acqua e Infrastrutture, aveva presentato un Progetto di fattibilità Tecnico Economica per la Mitigazione del rischio idraulico in area Meisino, su tutta la sponda da zona cimitero di Sassi al confine con San Mauro. Era un primo passo indispensabile per procedere agli interventi ipotizzati, a tale proposito avevo richiesto in Commissione, anche solo interventi parziali, nel tratto di sponda che va dal ponte-diga alla bocciofila, quali il rafforzamento della sponda al fine di evitare ulteriori erosioni e l’innalzamento della pista ciclo pedonale nel medesimo tratto, nonché un intervento sulla fognatura bianca che passa fra bocciofila ed ex campo di calcio per scaricare direttamente nel Po. Il problema della fognatura consiste nel fatto che quando si alza il fiume oltre un certo limite, non scarica più ma si crea anche un ritorno delle acque, per questo era stato ipotizzata la posa di una valvola di non ritorno. Ho provveduto a sollecitare questi interventi, tramite la nostra segnalazione annuale dei problemi del Parco inviata nel novembre 2021, e poi con lettere del 16 giugno 2022 e ancora del 27 novembre 2023, finalmente a fine dicembre ho ricevuto la risposta dell’Assessore Francesco Tresso. Risposta alquanto deludente, in pratica dice che non verrà fatto alcun intervento. Le motivazioni addotte in sintesi sono queste: Il Comune ha pesato bene di sfruttare i fondi del PNRR, non con un progetto specifico ma all’interno del, a mio giudizio, famigerato progetto denominato “Parco dello Sport e dell’Educazione Ambientale”. Nel corso della Conferenza dei Servizi, nella quale sono stati posti numerose limitazioni al succitato progetto, testuale: “la Regione Piemonte e l’AIPO si sono espressi contro qualsiasi modifica finalizzata a mitigare il rischio di allagamento dell’area, in quanto limitante della capacità di laminazione dell’area stessa. Una eventuale riproposizione dell’intervento in forma ufficiale non potrebbe perciò che essere nuovamente respinta”.

Ovviamente ho risposto che queste dichiarazioni sono inaccettabili soprattutto per i titolari delle attività e i residenti maggiormente esposti al problema. Ho fatto notare che nel documento dell’AIPO al quale fa riferimento l’Assessore, chiaramente ribadita la necessità di intervenire sulle fognature che scaricano nel Po con opportune valvole di non ritorno. Chi fosse interessato a avere tutta la documentazione può contattarmi direttamente.

Cordiali Saluti, Bruno Morra