Anno 2008

Nel mese di giugno l’Assessorato all’Urbanistica presentava un documento intitolato “Indirizzi di politica urbanistica” all’interno del quale (capitolo 6 – I parchi fluviali e collinari) porta come esempio da seguire proprio la variante in strada Cartman, pur riconoscendo una delle motivazioni da noi portate: “Sarebbe senz’altro buona cosa rovesciare il punto di vista e quindi individuare le aree destinate a parco non più in termini residuali (tutto ciò che non è costruito), ma in positivo, ovvero in rapporto all’effettivo interesse che rivestono per la realizzazione di parchi pubblici. Le parti restanti, tanto in pianura quanto soprattutto in collina, dovrebbero essere dichiarate inedificabili e destinate ad usi agricoli/colturali o di salvaguardia ambientale (in particolare con riferimento ai terreni boscati ed a rischio di instabilità della collina)”. Ma nel nome di una interpretazione legislativa, che riteniamo opinabile, si ritiene che: “Non resta altro da fare, almeno fino a che non sia operante una nuova disciplina legislativa, che gestire al meglio la condizione in essere, acquisendo a patrimonio le aree cedute e mantenendo gli usi agricoli”.
Ma qui non solo si ritiene opportuno acquisire aree che non verranno utilizzate fisicamente dalla collettività, ma si utilizza una di queste aree per costruirci sopra.
E pertanto non siamo solo in presenza di proprietari di aree “impossibilitati di fatto ad utilizzare la pur modesta edificabilità riconosciuta” ma di persone che valorizzano una costruzione in area collinare, oltretutto cosa economicamente ben diversa che valorizzare i loro diritti edificatori in altre parti del territorio cittadino.
Il 24 luglio con la riunione congiunta delle due Commissioni comunali si torna a parlare pubblicamente della variante 144, le osservazioni presentate da alcuni Consiglieri comunali e loro rappresentanti sulla compatibilità della variante rispetto ad una recente norma regionale e la necessità di conoscere la tipologia dei terreni collinari offerti in cessione in cambio della possibilità di costruire su quel sito, hanno determinato la necessità di rimandare ancora una volta l’approvazione definitiva della variante.
In una successiva riunione delle due Commissioni consigliari tenutasi in novembre, l’Assessore Viano aveva comunicato l’accettazione e quindi l’inserimento in variante di alcune delle questioni poste dalle osservazioni, e quindi ribadito la volontà dell’Amministrazione di portare la variante (testo definitivo) all’approvazione del Consiglio comunale per il suo secondo passaggio, così come è poi avvenuto il primo di dicembre.
La variante prevede la realizzazione di una S.L.P. massima di 5.000 mq su 3 piani ad uso residenza.
Il testo definitivo della variante a seguito delle osservazioni è stato comunque modificato rispetto ad alcune importanti questioni.

Il tratto iniziale di Strada Cartman

In riferimento al nuovo bivio di collegamento fra le strade Mongreno e Cartman è stata accolta la richiesta di renderne obbligatoria la realizzazione, con l’inserimento di: “In merito alla rappresentata esigenza di un nuovo raccordo stradale tra le strade comunali di Mongreno e Cartman, atteso da anni dai residenti, si accoglie la proposta di inserire nella scheda normativa della nuova Z.U.T. la seguente prescrizione: Nella redazione dello Strumento Urbanistico Esecutivo dovrà essere previsto un collegamento viario tra la strada Mongreno e strada Cartman” abbandonando la dicitura “potrà essere indicata”.
Riteniamo estremamente importante questa prescrizione, questo in quanto il tratto iniziale di strada Cartman rappresenta ogni giorno di più una criticità per i residenti e per chi si trova a percorrere quel tratto di strada, causa la sua conformazione e le sue ridotte dimensioni.
Sono state introdotte inoltre altre prescrizioni che riteniamo comunque importanti quali: la verifica da parte dei settori comunali competenti in materia di verde pubblico sui terreni che verranno ceduti alla città e la presentazione di uno studio a carattere idrogeologico che verifichi la fattibilità dell’intervento.