Parco dello sport da 11,5 milioni di euro, nel Parco del Meisino?

Nel giugno del 2004 a fronte di una nostra richiesta di mettere due porte (anche senza reti) nel prato a lato della scuola di Borgata Rosa, al fine di non vedere più ragazzi giocare a pallone in strada, l’allora dirigente comunale del settore gestione verde rispondeva che non si poteva fare poiché i: “prati del Meisino hanno vocazione agricola”, i ragazzi della borgata giocano ancora per strada, ma oggi grazie ai fondi PNRR  il Parco del Meisino diventerà “Parco dello sport” e ovviamente non può mancare l’aggiunta “e dell’educazione ambientale.

Con delibera e determina dirigenziale del 20 e del 22 settembre scorso, l’Amministrazione comunale ha dato seguito alla procedura per ottenere il finanziamento di 11,5 milioni di euro.

Cosa si potrà fare nel parco?, per il momento ci dobbiamo accontentare di quanto emerso dai giornali del mese di agosto: “Tra le discipline che si potranno praticare: ciclocross, mountain bike, pump track, skiroll, biathlon, nordic ski (pista sintetica), arrampicata sportiva (lead e boulder), cricket e fitwalking cross.”, e ancora: “sede del centro educativo sportivo e ambientale con locali di servizio, spogliatoi, riparazione e noleggio attrezzature, punto tappa ciclovia VenTO-Eurovelo 8, ristorazione e spazio incontri.”

Diciamo tanta roba, da mettere in un parco nato a vocazione agricola e realizzato in un’area ampiamente tutelata ambientalmente.

Come residenti di prossimità oltre al probabile disastro ambientale, temiamo per le implicazioni logistiche provocate dall’accesso di numeri elevati di utenti in quell’area, che visto l’investimento più che significativo ci si dovrebbe attendere, altrimenti perché spendere 11,5 milioni di euro? Ovviamente in attesa di un futuro dove la maggioranza delle persone arriverà teletrasportata e non in auto!

E poi, con quali fondi si manterranno efficienti tali impianti negli anni?

Ritengo che gli scenari futuri possibili per questo progetto, non possano essere che due, la sostenibilità economica di mantenimento di un investimento così significativo, non è prevedibile possa evolversi in situazioni intermedie, possiamo solo ipotizzare:  

La situazione peggiore: La Città o i privati che saranno chiamati a gestire le strutture per carenza di utenti non saranno in grado di fare la manutenzione agli impianti e alle strutture e quindi tutto il complesso andrà presto in decadimento (anche nel nostro territorio esistono impianti sportivi abbandonati ormai da anni, il campo di calcio ex Tarcisia Sassi e quello accanto alla Bocciofila del Meisino), e ovviamente non ci saranno altri soldi pubblici nemmeno per smantellare quella che potrebbe essere un’altra “cattedrale nel deserto”.

La situazione più ottimistica: Successo dell’iniziativa, significativa presenza di utenti ovviamente paganti, tale da garantire il mantenimento delle strutture, e quindi necessità di creare nuove vie di accesso e nuovi parcheggi, vale a dire compromissione irrimediabile di una parte del Parco.

Peggio ancora se si decidesse malauguratamente di insediare il progetto sul lato di Borgata Rosa, la carenza di parcheggi per residenti e utilizzatori del Parco è già evidente oggi.

Io preferisco un Parco in cui passeggiare in tranquillità, come penso tutte le persone che lo hanno fatto in questi anni a piedi o in bicicletta.

Lamentarsi dopo non servirà a nulla.

Come abitante di Torino e residente di Borgata Rosa, penso sia indispensabile fare qualche cosa di concreto, subito e prima che sia troppo tardi, vi chiedo di diffondere questo messaggio, e soprattutto di inviare una mail agli assessori coinvolti nell’operazione: assessore.tresso@comune.torino.it; assessore.carretta@comune.torino.it; e al Presidente della VII Circoscrizione segreteriac7@comune.torino.it; per esprimere la Vostra contrarietà alla realizzazione del progetto: PARCO DELLO SPORT E DELL’EUCAZIONE AMBIENTALE all’interno del Parco del Meisino.

(B. Morra – novembre 2022)