Anno 2004

Il 15 luglio si tiene una nuova Commissione consigliare, nel corso della quale l’allora Presidente della VII Circoscrizione presenta una “memoria” scritta accompagnata da un intervento che con l’intento di giustificare l’operazione rivela alcuni aspetti per noi molto interessanti.
Emergono in quella sede gli interessi della Società Precollina Vernea s.r.l. interessata agli “atterraggi dei diritti edificatori”.
A questo punto non si tratta più solo di una semplice operazione immobiliare, da profani cerchiamo di capire e scopriamo che si tratta di una specie di baratto, io Comune ti riconosco un valore edificatorio minimo (0,03 mq SLP/mq e 0,01 mq SLP/mq) a terreni non edificabili che potrebbero essere utilizzati come parco pubblico, cedendomi questi terreni puoi monetizzare i tuoi diritti edificatori costruendo o facendo costruire su apposite aree all’uopo definite, e una di queste era appunto Modena nord.
Venne immediatamente la curiosità di capire quali terreni potevano essere ceduti alla città per realizzare o ampliare parchi pubblici collinari, e qui scopriamo che la s.r.l. citata dal Presidente della Circoscrizione, per potere costruire in piazza Modena proponevano da tempo alcuni terreni collinari di loro proprietà, ma scopriamo anche che il Settore Verde Pubblico progetta interventi non su questi terreni ma su altri. Inoltre ci viene detto che le aree inizialmente previste dal Piano Regolatore per gli atterraggi delle aree collinari trasformabili a parco sono state nel tempo utilizzate per altri scopi e che quella di piazza Modena era rimasta l’unica disponibile.
Il rischio concreto era che su spinta di privati si acquisissero terreni non utilizzabili, annullando così la possibilità di ottenere con lo strumento degli atterraggi i terreni oggetto di un utilizzo reale per la collettività.
La registrazione della seduta del 15 luglio e i documenti esibiti in quella sede, ottenuti con regolare procedura amministrativa, diventano prezioso patrimonio dell’archivio del nostro Comitato.