Il Sindaco chiede chiarimenti sulla Stazione dei Carabinieri di Sassi

<<Insieme al sindaco l’amministrazione ha inviato al Ministero della Difesa una richiesta di chiarimento e rivalutazione sull’annuncio della chiusura e soppressione della Caserma dei Carabinieri di Sassi. Quello è un presidio importante per il territorio».

L’oggetto della discussione è la dismissione della stazione Barriera Casale, prevista entro la fine dell’anno nell’ottica di un piano di razionalizzazione delle caserme cittadine.

L’appello a un ripensamento adesso arriva dall’assessora alla Sicurezza, Gianna Pentenero, che nell’ultima seduta del consiglio comunale ha risposto a un’interpellanza presentata dal vicecapogruppo Pierlucio Firrao (Torino Bellissima). La chiusura della caserma di strada Traforo del Pino è frutto di una valutazione avviata negli ultimi anni. La strategia è quella di convogliare ufficie risorse nella stazione Barriera Piacenza di corso Moncalieri, che continuerebbe a mantenere però la competenza anche su tutta l’area di Borgata Rosa e Sassi, al confine con il parco del Meisino e il comune di San Mauro. Oggi però anche da Palazzo Civico arriva la richiesta di non chiudere la caserma, dopo che lo stesso appello era arrivato pochi giorni fa dal presidente della Regione. Prima ancora le preoccupazioni per il venir meno del presidio erano state sollevate dagli abitanti del quartiere, che nelle scorse settimane avevano fatto partire una raccolta firme per chiedere di rivedere la decisione. Una posizione sostenuta anche dal presidente della Circoscrizione 7, Luca Deri.
Da parte del consigliere Firrao arriva l’invito ad «<aspettare la risposta del ministro, ma nel caso questa non fosse positiva bisogna cominciare a valutare altri piani per la sicurezza che sono in capo alla Città, per poter mantenere un presidio nella zona». La struttura di strada al Traforo è di proprietà del Comune, che ogni anno incassa 27 mila euro per l’affitto dei locali. Ora la palla passa al Ministero: in questa parte di città la speranza è che la decisione possa essere rivista, perché diversi anni fa fu chiusa anche la vecchia stazione dei vigili in corso Chieri.

Diego Molino – LA STAMPA