Borgata Rosa – Strada del Meisino tratto iniziale fra i civici 1 e 23 – il problema dei marciapiedi mancanti

Il tratto di strada in questione è un importante punto della viabilità interna della borgata Rosa, in particolare, oltre a presentare un significativo traffico veicolistico, viene utilizzato come unico transito pedonale per i residenti della via verso il corso Casale e dai residenti della parte nord della borgata per raggiungere la chiesa, l’oratorio, il parco del Meisino, la polisportiva e il maneggio.
Comunalizzata nel maggio 2000, nel 2002 il Comune decideva di inserire il tratto di via in oggetto nello stanziamento (lotto 5) per gli interventi di sistemazione.
Parte dei lavori di sistemazione di quel tratto di via, sono poi stati realizzati fra la fine 2004 e inizio 2005, mancano ancora i marciapiedi per un lungo tratto della strada (dal civico 10 sino a prima della chiesa su entrambi i lati) e in particolare in corrispondenza della curva che è il tratto più critico per la sicurezza dei cittadini. Da allora questo problema è stato evidenziato dal nostro Comitato nelle note annuali trasmesse ad Assessorato e Circoscrizione. Nell’aprile 2005 nella rubrica Specchio dei tempi l’allora Assessore Maria Grazia Sestero, rispondeva ad un lettore poneva il problema della realizzazione dei marciapiedi interrotta a metà. Ecco il testo della risposta dell’Assessore: <<A proposito della protesta di un lettore per i lavori lasciati a metà in strada del Meisino, si chiarisce che il completamento dei marciapiedi nel tratto tra l’incrocio di corso Casale e l’ingresso della zona destinata a Parco verrà attuato con un successivo intervento, in seguito all’acquisizione al patrimonio comunale di alcune particelle di terreno attualmente ancora private>>.
A distanza di oltre sedici anni non solo non sono stati completati i marciapiedi, ma nel 2012 su quel tratto di strada, di fronte ai civici 9,11 e 13, sono stati attuati interventi seppur legittimi da parte di privati che renderanno, a nostro giudizio, sempre più difficile la realizzazione degli interventi definitivi ormai da troppo tempo promessi. Si è provveduto a creare su terreni di loro proprietà delle aree ecologiche per collocare i contenitori dei rifiuti, in pratica si è verificata, a causa del mancato intervento di sistemazione da parte del Comune su questo tratto di strada, una riappropriazione da parte dei loro legittimi proprietari, di alcuni spazi prima in parte utilizzati come parcheggio. 
Come affermato a suo tempo il mancato completamento degli interventi di sistemazione era derivato dal non avere effettuato degli espropri per pubblica utilità, gli interventi progettati prevedevano in quel tratto un parziale recupero del dislivello fra strada e abitazioni, se questi interventi si fossero realizzati a tempo debito probabilmente non sarebbe sorta l’esigenza di creare spazi per sistemare i contenitori dei rifiuti.    
Infine logica avrebbe voluto che a seguito di un intervento di pubblicizzazione e a fronte di un progetto di sistemazione, anche se eseguito parzialmente, l’Assessorato alla viabilità e quindi la Città, avrebbe dovuto vincolare tutti gli interventi successivi sia da parte dell’Amministrazione o da parte di privati, qualora avessero voluto farsene carico, a quel progetto.
Da parte nostra abbiamo continuato e continueremo ad evidenziare questa situazione paradossale, nella consueta segnalazione annuale inviata dall’Assessorato alla Viabilità; attendiamo ancora di conoscere dopo 21 anni dalla comunalizzazione, quali soluzioni si intende adottare per rendere più sicuro il passaggio pedonale su questo tratto di strada.
(B. Morra – novembre 2021)