Gli ambientalisti <bloccano> il cantiere al Meisino.

Non appena hanno visto l’avvio del cantlere sono scesi immediatamente di
casa e hanno occupato la porzione di parco interessata dai primi lavori. Ad
un certo punto, per verificare la situazione, sono. intervenuti anche i vigili
urbani e la Digos. E questo quanto successo nella giornata di ieri, tra le 9 e le
16, all’interno del parco del Meisino, per l’esattezza sul prato di via Nietzsche,
Un’azione che è stata pubblicizzata così sul canali Telegram del comitato
Salviamo il Meisino: «Gli operai hanno cominciato a mettere jersey di
cemento. per recintare una zona che probabilmente funzionerà
da area di servizio. Ma grazie alla presenza di un gruppo di amici e amiche.
del parco, il camion con i nuovi jersey è bloccato e i lavori sono di fatto fermi.
Chi può venga!».
È l’ennesimo atto della battaglia degli ambientalisti contro il progetto della
«Cittadella dello sport» del Comune di Torino, un investimento đa più di 11
milioni, grazie ai fondi del Pnrr, per la realizzazione di una serie di
infrastrutture come piste per ciclocross, pump track, skill bike e biathlon.
<<Noi abbiamo voluto soprattutto dire – spiega il portavoce Bruno Morra,

-che non siamo d’accordo con il progetto anche se cominciano i lavori.

Fin quando ci sarà il cantiere cercheremo di controllare
ogni cosa, vedremo dove abbatteranno gli alberi, seguiremo tutto passo
dopo passo. Martedi non sono riusciti a fare quello che era in programma
proprio grazie al nostro intervento. In più all’inizio
non c’erano nemmeno i classici cartelli che segnalano l’avvio del cantiere,
quindi niente ci impediva di stare dove eravamo. E stato tutto molto
tranquillo, noi abbiamo parlato
esclusivamente con l’impresa chiedendo di scaricare solo i jersey e non altri
pezzi che in quell’area avrebbero potuto creare pericolo».

Mattia Aimola (La Stampa)